LECCE – Gabriella Margiotta è da due anni la dirigente scolastica dell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce e, sollecitati dagli ultimi successi della scuola, come l’organizzazione del “Salentia Future Fest”, il premio della BCC Leverano e la copertina della rivista americana CIO Look dedicata al docente Daniele Manni, i giovani reporter di NovaNews le hanno rivolto queste domande.
Abbiamo saputo degli ultimi successi e, oltre a farle i complimenti, vorremmo chiederle qual è la formula segreta dietro a tanti progetti vincenti.
Non c’è alcuna formula segreta, la motivazione dipende principalmente da tre fattori. Innanzitutto i nostri studenti, a partire dal primo anno delle superiori, vengono incentivati e supportati dal corpo docente ad essere protagonisti attivi della loro stessa crescita, nel senso che cerchiamo di stimolare la loro creatività e far sì che ogni idea o progetto venga realizzato nel concreto. Ovviamente non tutti i progetti raggiungono ottimi risultati anzi, spesso accade che possano risultare insoddisfacenti o, addirittura, fallimentari, ma anche quest’eventualità fa parte della loro crescita, gli errori ed i tentativi non riusciti sono i migliori maestri. In secondo luogo ci piace che i ragazzi conoscano e si impegnino in progetti e ambiti che vanno ben oltre le mura scolastiche, parliamo di realtà sociali (educazione civica, bullismo, ecosostenibilità, etc.) culturali ed economiche del territorio. Il terzo fattore è la comunicazione. Abbiamo imparato che è importantissimo comunicare sul territorio ciò in cui le nostre ragazze ed i nostri ragazzi sono impegnati. Si possono realizzare dei progetti fantastici ma, se questi non vengono comunicati all’esterno, rischiano di restare chiusi nella scuola e possono precludere eventuali o possibili sviluppi successivi.
La sua scuola comprende tre settori, tecnologico per geometri, tecnico economico e professionale e un certo numero di indirizzi diversi, come reputa questa realtà?
È decisamente stimolante. La nostra scuola è un polo tecnico-professionale in cui i docenti e gli studenti intersecano le loro diverse professionalità. Siamo a tutti gli effetti una “rete di scuole” e questo facilita la creazione e conduzione di progetti multidisciplinari. È inoltre un grande vantaggio anche per gli studenti in quanto, se dovessero accorgersi che un settore o un indirizzo diverso da quello che hanno scelto è loro più congeniale, possono effettuare il passaggio in maniera molto semplice.
Il ministro Valditara sta insistendo molto sulla cosiddetta formula 4+2, ossia 4 anni di scuola superiore tecnica o professionale abbinati a 2 anni di ITS Academy, lei che ne pensa?
Abbiamo attivato da diversi anni la sperimentazione Quadriennale, permettendo agli studenti di conseguire il diploma tecnico economico e informatico in soli quattro anni. Abbiamo già diplomato due classi e quest’anno toccherà alla terza. Il percorso si è rivelato assolutamente positivo e tutti i diplomati sono impegnati nel creare il loro futuro. Il 70-75% ha scelto di proseguire con gli studi accademici mentre gli altri stanno già lavorando o si stanno specializzando presso un ITS locale. Gli ITS Academy offrono questa importante possibilità, appunto, di specializzarsi in due anni in uno dei settori di lavoro particolarmente richiesti sul nostro territorio. A Lecce mi risulta che ce ne siano quattro e preparano i ragazzi, rispettivamente, negli ambiti dei linguaggi digitali, turistico, logistico e biotech.
Come vede il futuro della sua scuola?
Sono molto ottimista. Con i fondi che stiamo ricevendo stiamo attivando nuovi laboratori e stiamo attrezzando i vari settori con strumentazioni all’avanguardia. Il mese prossimo, ad esempio, presso la sede Scarambone installeremo un nuovo laboratorio di Progettazione con l’ausilio di AutoCad, utile alla stampa 3D e alla realizzazione di pezzi meccanici. Inoltre, grazie ai fondi PNRR, stiamo attivando progetti per sviluppare le competenze in tema di Intelligenza Artificiale e di Robotica in tutte le sedi. Ancora, stiamo allestendo in tutti i plessi laboratori informatici all’avanguardia che possano fungere d’ausilio a nuovi progetti imprenditoriali, creativi ed innovativi. Nell’ambito dell’istruzione tecnica e professionale, il lavoro laboratoriale è essenziale e importantissimo in quanto permette agli studenti di operare “hands on” e di conoscere ed approfondire, oltre al sapere, anche il saper fare.
Link all’articolo originale del 6 febbraio 2024 su www.corrieresalentino.it
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